Recensione Jesbod Q26 auricolare bluetooth, altro che ”mini”
La parola che caratterizzerà questa recensione dell’auricolare Jesbod Q26 sarà: “stupore”. La parola d’ordine nasce dal fatto che è raro stupirsi al giorno d’oggi ma quando non ti aspetti prestazioni del genere da un prodotto che costa così poco allora diventa normale. La confezione è elegantissima, completamente nera con il marchio stampato sul cofanetto. All’interno troviamo l’auricolare nel suo vano di spugna, ancora un gradino sotto c’è un cartoncino contenente il cavo usb-micro usb per la ricarica lungo circa 19 cm, il manuale per le istruzioni in inglese e un paio di adattatori sostitutivi per le diverse misure di padiglioni auricolari. Il pairing è semplice basta tenere premuto l’unico tasto presente per oltre 5sec e quando il led comincerà a lampeggiare in blu e arancione allora dallo smartphone avviate la connessione ed il gioco sarà fatto. Dopo il primo collegamento le connessioni avverranno in modo totalmente automatico e istantaneo. Molto comodo, non è pesante e non arreca alcun tipo di fastidio. La conversazione trascorre fluida senza intoppi, senza cali di vole, senza perdite di connessione e con qualità molto buona. L’interlocutore vi sentirà molto bene e stessa cosa vale per voi. Ho effettuato test in diverse condizioni di ricezione, e anche durante le azioni quotidiane e posso dire che usare quest’auricolare facilita enormemente le cose, molto meglio rispetto ad avere la mano occupata e più privato rispetto al vivavoce. Per ciò che riguarda la durata e la ricarica siamo su ottimi livelli. Mi è durato circa 5 ore con pairing continuo e la ricarica è durata circa 1h e 45 min con un alimentatore da 1A. Insomma consiglio al 101% l’auricolare poichè con poca spesa otterrete la massima resa, come dicevo? STUPORE.
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