Tra quattro giorni Windows 10 compierà il suo nono mese di attività essendo stato rilasciato al pubblico il 29 luglio 2015. In questi nove mesi Microsoft si è dimostrata presente rilasciando i classici aggiornamenti sulla sicurezza ed in più una serie costante di aggiornamenti cumulativi/migliorativi per il sistema. A novembre c’è stato il “Fall Update” che, come visto nell’articolo/recensione del convertibile iRulu (<a href=”http://vincenzosannino.altervista.org/2016/04/recensione-irulu-walknbook-w1004/”>leggi la mia recensione</a>), ha posto rimedio a qualche problema su dispositivi con poca memoria, e inoltre ha ritoccato qualche elemento grafico. Sicuramente col passare dei mesi il sistema sta maturando e avvicinando sempre più, a parer mio, all’idea che Microsoft ha di sistema moderno e affidabile. Per la prossima estate, e quindi dopo circa un anno di attività, è già stato annunciato il primo grande update che, come già accaduto con Win 8, potrebbe far cambiare il numero di versione in 10.1 poiché ci saranno parecchie novità. Sicuramente l’OS è una rivoluzione, ora è molto più usabile da macchine con display non-touch. La restituzione a noi utenti del menu Start è un segnale che Microsoft ascolta le lamentele e riesce a tornare sui propri passi, questo non è sempre scontato. Certo non è lo stesso menu di Win 7, è molto meglio! E’ una porta sul pc, è come avere un Windows Mobile formato menu. Possiamo accedere alla lista di tutti i programmi e app installati sul pc, possiamo avere accesso rapido per tutti gli elementi che vogliamo, e come visto sia su dispositivi mobili che sul vecchio Win 8/8.1 possiamo ridimensionare questi Tiles (così Microsoft chiama i collegamenti del Menu) come più ci aggrada. Molto comodo perché possiamo per esempio liberare il desktop da qualsiasi icona, oppure dividere i programmi dalle app… insomma spazio alla personalizzazione e all’inventiva, che ognuno adatti l’OS sulle proprie esigenze. Il Windows Store si è arricchito rispetto al passato, c’è qualche spunto in più e la strada sembra giusta. Certo il livello dei competitor non è un gradino ma forse 3 o 4 in su ma almeno si intravede qualcosa. La transizione dal vecchio al nuovo è ancora in atto e si vede, per esempio la gestione del pc è ancora distinta in due, il vecchio e caro pannello di controllo e le impostazioni fanno esattamente le stesse cose. Il primo ci è più familiare e sappiamo navigare tra le voci più a nostro agio. Le impostazioni invece hanno caratteristiche moderne e troviamo difficoltà a navigarci ma fidatevi utilizzandole con pazienza ritroverete le stesse impostazioni che trovate nel pannello di controllo. Che esistano entrambe, per ora, è un bene perché ci permette di assimilare questo nuovo modo di gestire le periferiche e gli altri ambiti del pc rifugiandoci nel pannello di controllo in caso di difficoltà, ma io consiglio di abituarsi alle impostazioni poiché credo che il pannello di controllo abbia i giorni contati. Non è però tutto oro quel che luccica e forse non è nemmeno tutta colpa di Microsoft. Ho installato il sistema su diverse macchine di età compresa tra i 3 e i 5 anni, non modernissime certo ma in attesa di altri acquisti si usa quel che si ha. Una delle macchine monta processore Intel core i5 di seconda generazione con scheda video Intel Graphics HD 3000 integrata e in aggiunta una AMD Radeon HD 7450M con 1GB Dedicato. Dove voglio arrivare? Voglio arrivare a dire che l’aggiornamento a Windows 10 ha aumentato a dismisura i tempi di accensione di questo portatile per via di incompatibilità driver delle schede video. AMD fornisce tutt’ora supporto, Intel invece non rilascia aggiornamenti da Maggio 2015 prima ancora di Win 10 quindi. Il pc in questione al momento dell’aggiornamento aveva 2 anni e non mi aspettavo certo questo trattamento. I 20 secondi di boot di Win 7 e 8.1 si sono trasformati nei 180 secondi di Win 10, non male un incremento di 9 misure. Per fortuna il problema riguarda solo la fase di boot e dopo i 3 minuti di buio il pc si avvia e funziona come sempre, scattante e affidabile. Problemi di questo tipo non sono rari e purtroppo Microsoft da parte sua sembra non poter far nulla per migliorare la situazione, ed anche per logiche di mercato capisco che non ci sia la volontà di lavorare su prodotti definibili “datati” però non è molto giusto peggiorare le cose in questo modo. Mi spiego, di solito gli aggiornamenti dovrebbero migliorare le prestazioni, è questo che ti aspetti quando una notifica ti avvisa di un aggiornamento da fare, ma purtroppo non è sempre così. Detto ciò non rinuncio a Win 10 perché sicurezza e compatibilità sono un passo avanti rispetto ai vecchi OS, anche graficamente è più apprezzabile quindi indietro non si torna. Consiglio quindi a chi è affetto da problematiche simili alla mia di provare prima di tutto i diversi metodi risolutivi presenti in rete e se proprio non si può fare nulla bisognerà accendere il pc 3 minuti prima altrimenti non riuscirete a mettere la formazione al fantacalcio!!